"Ah, tu pensi che i miei figli saranno orgogliosi di me solo perché rubo come Robin Hood? Guarda che tra la foresta di Sherwood e gli armadietti del Grand Hotel ci sono parecchie differenze, sai?"
TRAMA:
TRAMA:
L’arzilla Martha e la sua banda di amici vecchietti vivono
con tranquillità la loro vecchiaia nell’istituto AB Diamanten. Il loro problema
è che la tranquillità è davvero troppa,
tanto da essere diventata noia e avvilimento, soprattutto da quando il
Diamanten, nella sua rigida politica di tagli alle spese, ha eliminato persino le
decorazioni natalizie.
Ispirata da un documentario sulla “stupenda” vita nelle carceri
svedesi, Marta coinvolge i suoi amici Snillet, Stina, Anna-Greta e Krattan in
un ambizioso piano di fuga dal ricovero e successiva rapina per essere
rinchiusi in una serena prigione.
Il primo colpo della sgangherata gang non va a buon fine,
così i sei decidono di mettere a segno il colpo del secolo, che avrà esiti
davvero imprevisti.
L’AUTRICE: Catharina Ingelman-Sundberg
La Newton Compton porta in Italia un’autrice
davvero particolare, che dal 1985 è nota per i suoi saggi di archeologia
subacquea finché un bel giorno ha voluto cambiare genere. Specializzatasi in
romanzi storici ambientati nella Stoccolma del Trecento - Brännmärkt (2007), Förföljd(2008), Befriad (2009), tutte avventure con
protagonista una donna agguerrita — nel 2012 ha voluto provare con qualcosa di
completamente diverso: un giallo frizzante e fuori dagli schemi.
RECENSIONE:
Dopo tanti thriller mozzafiato e storie nerissime, dalla
Svezia arriva una tenera commedia con qualche tono di giallo. Il romanzo di
Catharina Ingelman-Sundberg, infatti, si può ascrivere al genere umoristico,
pur partendo da una considerazione molto seria come l’avvilente vita che molti
anziani si ritrovano a vivere “scaricati” negli istituti.
Lo humor svedese con cui è raccontata l’avventura dei vecchietti
alla riscossa fa più sorridere che ridere, ma tutto ciò rende la lettura
leggera e tranquilla. Non si tratta certo di un capolavoro, e non ha nemmeno la
pretesa di esserlo, ma rimane pur sempre una lettura piacevole e poco
impegnativa, adatta all’ombrellone!
Il maggior difetto del romanzo risiede nei personaggi,
piatti e poco credibili (i vecchietti passano dall’essere geni criminali ad
impantanarsi in azioni semplicissime…), ma la voglia di scoprire se i nostri
eroi ce la faranno ci invita a leggere pagina dopo pagina le loro bislacche
avventure.
Anche le vicende narrate sono alquanto inverosimili e spesso
confusionarie, ma compensano le riflessioni interessanti: dopo gli 80 anni c’è
ancora tempo per divertirsi e persino trovare l’amore.
VOTO:
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