Buona domenica a tutti!
Oggi vi recensisco un bel fantasy made in Italy che ho finito di leggere poche settimane fa: si
tratta del primo volute della trilogia Terra Ignota, scritta da Vanni Santoni
che per l’occasione si è votato al mondo fantasy e si è regalato due iniziale
aggiuntive, HG, nel nome.
Iniziamo come sempre dalla TRAMA:
È una limpida notte di luna piena, una notte di gioia e di
festa, quando il Villaggio Alto subisce l'improvviso attacco di un manipolo di
spietati cavalieri che portano morte e devastazione. In pochi sopravvivono: tra
questi la giovane Ailis, mentre la sua migliore amica Vevisa viene rapita.
Seguendo il folle proposito di vendicare la furia distruttrice che ha
falcidiato il suo popolo e ritrovare Vevisa, Ailis, che è poco più di una
bambina ma ha lo spirito audace e temerario di un guerriero, intraprende la sua
lunga e perigliosa ricerca. Attraversando lande sconosciute e meravigliose
conoscerà la schiavitù, la battaglia, le illusioni della magia e dell'amore,
vedrà le molte facce della morte e capirà che senza questo iniziatico viaggio
non avrebbe mai sollevato il velo sulle proprie arcane origini e sul proprio
enigmatico destino: da lei potrebbe infatti dipendere l'equilibrio e il futuro
stesso delle Terre Occidentali. Il primo volume di una saga che mescola fiaba,
azione, epica cavalleresca e mito classico.
RECENSIONE:
Premettendo che prima di Terra Ignota non avevo mai letto
nulla di Santoni – autore a me sconosciuto, nella mia profonda ignoranza di
letteratura contemporanea italiana – , la cosa che mi ha attratta inizialmente
è stata… okay, lo ammetto, la copertina. Va bene che l’abito non fa il monaco,
ma il design minimal di queste tre lepri in cerchio secondo me da un’aria molto
international che male non fa.
Ed è proprio questo che Santoni fa con il suo romanzo,
sdoganare nel panorama editoriale italiano il genere fantasy che finora è stato
piuttosto bistrattato e relegato alla sfera del fantasy adolescenziale (leggi Licia
Trisi &Co: sia chiaro, non sono qui a criticare l’indiscutibile successo
della Troisi, semplicemente a volte si ha voglia di leggere qualcosa di meno leggero…).
Terra Ignota non propone elementi di grande novità raccontandoci il viaggio che compie la protagonista Ailis e la sua crescita da semplice e ingenua contadina a guerriera, ma questo non è necessariamente un difetto: è un fantasy classico e come tale contiene tutti gli archetipi che il lettore si aspetta, un ordine di cavalieri votato al male, una giovane coraggiosa che si mette in marcia per cercare di salvare l’amica e affronta con determinazione il viaggio e le prove che l’aspettano. E’ una storia di magia e spada, del bene contrapposto al male, un romanzo di formazione in cui gli elementi della mitologia, delle fiabe, dell’epica cavalleresca vengono mescolati con maestria dall’autore, che riesce a sperimentare e costruire un’opera “colta” e interessante.
I personaggi forse sono l’elemento di maggior risalto del libro, in particolare perché quelli principali sono quasi tutte donne, a partire dalla protagonista Ailis (una novella Arya Stark), passando per l’amica Vevisa – che tanto bisognosa di essere salvata forse non è -, per arrivare alla compagna di addestramento e di viaggio Brigid.
Come sempre, aspetto di leggere anche gli altri capitoli
della saga prima di gridare al capolavoro, ma Terra Ignota si è rivelato una
bella sorpresa nonché un romanzo di grande qualità stilistica, con dialoghi
serrati, un’azione frizzante, descrizioni fluide, e per questo vi consiglio di
dare una chance al coraggioso tentativo
di Santoni di far circolare anche nel nostro paese un fantasy
rispettabile anche dai circoli intellettuali.
VOTO:
"Terra Ignota 1 - Risveglio" è stato scritto da Vanni Santoni HG e pubblicato in Italia da Mondadori.
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