sabato 28 febbraio 2015

La Corona di Mezzanotte




"Non saprei dire se dovrei vergognarmi di aver voglia di stringerti in una giornata come quella di oggi o se dovrei essere grata che quello che è successo finora, nonostante tutto, in qualche modo mi ha portata da te"


Ciao a tutti!!!
Scusate la mia solita latitanza nell'ultimo periodo, dovuta ad una valanga di esami universitari, poi lezioni, poi altri mille impegni... Insomma le solite cose!
Oggi torno da voi per parlarvi di un libro MERAVIGLIOSO che volevo recensire da quasi un anno, ovvero da quando sono arrivata all'ultima sillaba di "Crown of Midnight" di Sarah J. Maas; poche settimane fa l'ho ripreso in mano per leggere la versione italiano e ora DEVO ASSOLUTAMENTE fare una benedetta recensione di questo stupendo romanzo (non so se si è capito che mi è piaciuto molto), o non riuscirò a dormire sonni tranquilli.
Come sapete la mia adorazione per la Maas dura già da parecchio tempo (qui trovate la recensione che avevo fatto del primo volume della saga, Il Trono di Ghiaccio), ma questa volta arriva a superare se stessa: se Il Trono di Ghiaccio vi è piaciuto, La Corona di Mezzanotte vi lascerà senza fiato!
Ma, come al solito, andiamo con ordine ed iniziamo con....


LA TRAMA: Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle tremende miniere di Endovier e ha vinto la gara all'ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto del sovrano, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Nessuno conosce il suo segreto, né il valoroso Chaol, l'amico e confidente di sempre, né il principe Dorian, ancora innamorato di lei. Ma quando una notte, in un corridoio buio, Celaena scorge una figura avvolta in un mantello nero, un altro segreto irrompe nella sua vita: nei sotterranei della fortezza cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno... E il momento delle scelte: contrastare questa magia ancestrale o andarsene? Abbandonarsi a un nuovo amore o rinunciare?

RECENSIONE:
Avevamo lasciato Celeana all'indomani del torneo che l'aveva coronata vincitrice ed ora è a tutti gli effetti la paladina del re: il suo compito è quello di uccidere i cospiratori che minacciano la corona, la migliore assassina di Adarlan è diventata un sicario spietato, la lama affilata del potente sovrano, o almeno è quello che vuole far credere... Perchè in realtà Celeana ha scelto di non portare a termine le missione a lei affidate, ma di inscenare la morte delle sue vittime e dar loro la possibilità di fuga.
Se Celeana è sempre stata determinata e combattiva, in questo volume la troviamo più badass che mai, più forte e più determinata. L'eroina creata dalla Maas è un personaggio straordinario, intrigante e anche in questo volume non delude, anzi, ci affascina sempre di più con le sue mille sfaccettature: Celeana vorrebbe essere una ragazza normale, ma non lo è mai stata, sin da quando Arobynn Hamel l'ha trasformata nella miglior Assassina del regno; veniamo a sapere che in realtà Celeana non è mai stata una ragazza normale neanche prima dell'incontro con Arobynn, ma che sta sfuggendo dal suo destino da tutta una vita. Le rivelazioni finali sulla paladina sono così sconvolgenti che alla fine del romanzo non vorrete far altro che mettere le mani sul seguito.

Ritroviamo ovviamente il principe Dorian e il capitano della guardia Chaol Westfall, il cui personaggio viene finalmente approfondito: nel primo volume Chaol era un tipo schivo e tutto d'un pezzo, ma ben presto inizia a sciogliersi, a mostrare il suo lato sentimentale e inaspettatamente passionale (con somma gioia di molte lettrici :P), mentre i suoi sentimenti per Celeana si fanno più intensi; ho adorato questo personaggio, e credo lo amerete anche voi, lui e il suo onore, i suoi ideali e i suoi valori, la dedizione incrollabile all'unica donna con cui si sente al completo. Chaol rappresenta per Celeana quello che non ha potuto avere con Sam, tutto quello che ha perso e dunque una seconda possibilità di essere felice, ma, ahimé, (senza voler spoilerare troppo) la felicità durerà poco per la nostra eroina.

Da parte sua, Dorian, ancora innamorato di lei, si farà da parte questa volta, ma non temete, non uscirà affatto di scena, anzi avrà un ruolo fondamentale nella storia: già ne Il Trono di Ghiaccio il suo personaggio era molto ben trattato, ma qui, come amico di Celeana è onestamente stupendo: carismatico e allo stesso tempo fragile, dal cuore d'oro, fedele... che dire?? Ne leggerete delle belle!

In generale, La Corona di Mezzanotte è stata una sorpresa perchè non solo non ha deluso le mie aspettative, ma le ha ampiamente superate: l'autrice ha creato un fantasy che non si fa mancare nulla - suspance, colpi di scena, magia, sentimento, mistero - un libro che non annoia mai, che leggerete tutto d'un fiato.

Davvero un romanzo eccezionale, MA...... okay, ho trovato una pecca anche qui! Ad onor del vero, non si tratta affatto di una mancanza della Maas, ma dell'edizione italiano: premetto che ho letto l'ebook in cui sono presenti alcuni errori di edizione (ripetizioni, spazi mancanti, ecc), la cosa che mi ha infastidito maggiormente è stata la traduzione: errori grossolani, un libro (book) che improvvisamente e magicamente nella trasposizione italiana diventa uno stivale (boot), sembra che la Mondadori si sia servita di Google Translator invece di una traduttrice professionale... Io avrò una deformazione professionale per queste cose, ma mi fa saltare i nervi vedere che le lettura di un ottimo romanzo possa essere rovinata da una questione tanto banale.

VOTO:



In conclusione, leggete, leggete, leggete "La Corona di Mezzanotte" nonché tutti i romanzi della Maas, un'autrice di vero talento.
Io corro a finire "Heir of Fire"!
A presto!!

"La Corona di Mezzanotte" (Crown of Midnight) è stato scritto da Sarah J. Maas e pubblicato in Italia da Mondadori.

domenica 1 febbraio 2015

Terra Ignota 1 - Risveglio


Buona domenica a tutti!
Oggi vi recensisco un bel fantasy made in Italy che ho finito di leggere poche settimane fa: si tratta del primo volute della trilogia Terra Ignota, scritta da Vanni Santoni che per l’occasione si è votato al mondo fantasy e si è regalato due iniziale aggiuntive, HG, nel nome.

Iniziamo come sempre dalla TRAMA:

È una limpida notte di luna piena, una notte di gioia e di festa, quando il Villaggio Alto subisce l'improvviso attacco di un manipolo di spietati cavalieri che portano morte e devastazione. In pochi sopravvivono: tra questi la giovane Ailis, mentre la sua migliore amica Vevisa viene rapita. Seguendo il folle proposito di vendicare la furia distruttrice che ha falcidiato il suo popolo e ritrovare Vevisa, Ailis, che è poco più di una bambina ma ha lo spirito audace e temerario di un guerriero, intraprende la sua lunga e perigliosa ricerca. Attraversando lande sconosciute e meravigliose conoscerà la schiavitù, la battaglia, le illusioni della magia e dell'amore, vedrà le molte facce della morte e capirà che senza questo iniziatico viaggio non avrebbe mai sollevato il velo sulle proprie arcane origini e sul proprio enigmatico destino: da lei potrebbe infatti dipendere l'equilibrio e il futuro stesso delle Terre Occidentali. Il primo volume di una saga che mescola fiaba, azione, epica cavalleresca e mito classico.

RECENSIONE:

Premettendo che prima di Terra Ignota non avevo mai letto nulla di Santoni – autore a me sconosciuto, nella mia profonda ignoranza di letteratura contemporanea italiana – , la cosa che mi ha attratta inizialmente è stata… okay, lo ammetto, la copertina. Va bene che l’abito non fa il monaco, ma il design minimal di queste tre lepri in cerchio secondo me da un’aria molto international che male non fa.
Ed è proprio questo che Santoni fa con il suo romanzo, sdoganare nel panorama editoriale italiano il genere fantasy che finora è stato piuttosto bistrattato e relegato alla sfera del fantasy adolescenziale (leggi Licia Trisi &Co: sia chiaro, non sono qui a criticare l’indiscutibile successo della Troisi, semplicemente a volte si ha voglia di leggere qualcosa di meno leggero…).

Terra Ignota non propone elementi di grande novità raccontandoci il viaggio che compie la protagonista Ailis e la sua crescita da semplice e ingenua contadina a guerriera, ma questo non è necessariamente un difetto: è un fantasy classico e come tale contiene tutti gli archetipi che il lettore si aspetta, un ordine di cavalieri votato al male, una giovane coraggiosa che si mette in marcia per cercare di salvare l’amica e affronta con determinazione il viaggio e le prove che l’aspettano. E’ una storia di magia e spada, del bene contrapposto al male, un romanzo di formazione in cui gli elementi della mitologia, delle fiabe, dell’epica cavalleresca vengono mescolati con maestria dall’autore, che riesce a sperimentare e costruire un’opera “colta” e interessante.

I personaggi forse sono l’elemento di maggior risalto del libro, in particolare perché quelli principali sono quasi tutte donne, a partire dalla protagonista Ailis (una novella Arya Stark), passando per l’amica Vevisa – che tanto bisognosa di essere salvata forse non è -, per arrivare alla compagna di addestramento e di viaggio Brigid.

Come sempre, aspetto di leggere anche gli altri capitoli della saga prima di gridare al capolavoro, ma Terra Ignota si è rivelato una bella sorpresa nonché un romanzo di grande qualità stilistica, con dialoghi serrati, un’azione frizzante, descrizioni fluide, e per questo vi consiglio di dare una chance al coraggioso tentativo  di Santoni di far circolare anche nel nostro paese un fantasy rispettabile anche dai circoli intellettuali.

VOTO:
"Terra Ignota 1 - Risveglio" è stato scritto da Vanni Santoni HG e pubblicato in Italia da Mondadori.